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Corso per Catechisti
01/10/2009
Nei giorni dell’1, 5 e 8 ottobre nel salone della Casa della Gioventù a Solero si è svolto il “Corso per catechisti” a cura dell’Ufficio Catechistico Diocesano alla presenza di don Vittorio Gatti coadiuvato da Walter e dalle Sig.re Grazia, Laura, Rosanna, Luciana e Lalla a cui hanno partecipato i parroci, le catechiste, gli animatori delle Parrocchie della Zona Tanaro.
Nel primo incontro, dopo un momento iniziale di presentazione reciproca, è stato proposto un filmato tratto dal film “Radiofreccia” di Ligabue per evidenziare la situazione di oggi: nostalgia di qualche valore forte e la necessità di recuperare i valori importanti, quindi necessità di recuperare un altro modo di essere Chiesa, di fare testimonianza.
Il metodo di laboratorio proposto ha sottolineato l’importanza di imparare a partire sempre dall’esperienza e quanto sia fondamentale la progettazione, tenendo conto delle risorse umane.
Sei le parole fulcro: Parola di Dio – gradualità – dimensione comunitaria – gruppo – catechista – metodo.
Nel secondo incontro si è partiti, invece, dalla lettura del brano di Pennac “La pietra filosofale” per esaminare, prima singolarmente, poi in gruppo, i punti di debolezza e quelli di forza delle proprie parrocchie, confrontandoli e discutendoli infine tutti insieme.
Ci sono state le testimonianze delle catechiste delle parrocchie di S. Baudolino e di S. Rocco di Gamalero sui loro percorsi di iniziazione cristiana.
Nel terzo incontro è stato proposto il brano del Vangelo di Marco 4,35-41 come lavoro personale e poi collettivo che consisteva nello strutturare un incontro catechistico per fanciulli o adulti: c’è chi è partito dall’esperienza vitale o dal gioco per arrivare al Vangelo, chi invece è partito dal Vangelo per desumere paralleli con l’esperienza quotidiana. Tante idee, stimolanti, interessanti: un confronto senza dubbio molto positivo.
Si è convenuto che il compito del catechista è far interagire l’esperienza di vita e il Vangelo: il problema che ci dobbiamo porre è “far germogliare qualcosa” nei nostri bambini e ragazzi.
Ogni serata si è conclusa con un momento di preghiera e di “consegna” della fede.
Senza dubbio incontri positivi, di confronto e correzione, di approfondimento e di rinnovato entusiasmo. Speriamo ne seguono altri.
Paola Scamuzzi
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