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Pasqua e Battesimi

17/04/2012

 

Anche quest'anno è arrivato il tempo di rivivere la Passione del Nostro Signore ma sempre con la consapevolezza di condividere con Lui e con i nostri fratelli anche la grandissima gioia della Sua risurrezione.
Da qualche anno a questa parte poi, la gioia di questo giorno di Pasqua è accresciuta dalla frequente possibilità di vedere una nuova vita approcciarsi alla fede cattolica attravero il battesimo.
Quest'anno le occasioni in tempo di Quaresima sono state addirittura due.
Nella Domenica di Pasqua infatti abbiamo assistito al battesimo della piccola Manuela Muscas di Stefano e Magdalena Cudzik assistita dalla madrina e sorella Miriam Muscas e dal padrino Massimiliano Impera.
La domenica successiva abbiamo invece condiviso il battesimo e l'accoglimento nelle fede cattolica di Patrizia Patricia e Giovanni Sadrak; due bimbi di origine ganese ospiti come profughi nel nostro paese ed assistiti in questo cammino dalle madrine Barbara Ceriana e MariaGrazia Penna.

E' bello poter gioire insieme a loro ed a Nostro Signore, sperando che le giornate come questa diventino sempre più numerose in Suo nome.

Concludiamo con qualche parola di speranza di una delle madrine.

"Come tutti sanno Solero ospita da alcuni mesi coloro che, fuggiti dalla Libia e giunti in Italia attraverso quelli che si definiscono i "viaggi della speranza", sono stati accolti sul territorio italiano con lo status di profughi.
Il gruppo che abita nell'ex collegino è formato da uomini, donne e bambini di origine Ghanese e si tratta di persone che avevano lasciato le proprie terre per lavorare in Libia.
La primavera araba ha liberato la Libia da una dittatura ma ha anche provocato rivoluzioni nella vita sociale, costringendo coloro che in quel paese si occupavano dei lavori più umili, a fuggire cercando scampo altrove.
Augustine e Ernst sono una giovane coppia giunta in Italia con una bimba piccola, Patricia, che ha quasi 3 anni e un bimbo in arrivo. Sadrak infatti è nato a Solero.
I due giovani sposi sono battezzati secondo il rito della chiesa apostolica ed hanno incominciato a frequentare la parrocchia di Solero partecipando, ogni domenica, alla Santa Messa.
Abbiamo avuto occasione di parlare con loro durante il concerto di Natale del coro, in particolare con Barbara, che è una delle poche tra noi che parla e capisce l'inglese, e la giovane famiglia ha espresso il desiderio di battezzare i propri figli nella fede cattolica.
Si è avviato un percorso di accompagnamento e di catechesi, coinvolgendo per alcuni incontri sia Augustine ed Ernst che Barbara e me, che abbiamo affiancato i genitori come madrine.
Don Mario ha anche coinvolto Don Vittorio Gatti, responsabile diocesano della catechesi , e dopo gli opportuni contatti con il sacerdote Ghanese che aveva battezzato i genitori, si è giunti, il 15 aprile al rito del Battesimo per i due piccoli.
Patrizia e Giovanni Sadrak sono sati accolti nella comunità parrocchiale di Solero ricevendo il Battesimo durante la Santa Messa e rappresentano un dono per noi madrine, ma anche per tutta la comunità, che ha potuto sperimentare la carità e l'accoglienza non solo con le parole.
Tutti noi abbiamo la speranza che l'integrazione delle famiglie dei profughi, possa completarsi con il loro pieno inserimento nella vita sociale e nel tessuto produttivo, oltre che nella comunità parrocchiale.
Il loro impegno, almeno per alcuni, si sta realizzando nella ricerca di lavoro e nello studio di una nuova lingua, l'italiano.
Il nostro sarà quello di facilitare la loro integrazione, pensando anche soltanto al fatto che un bambino nato sul territorio italiano è un bambino italiano, realizzando di fatto il principio dello "IUS SOLI "che la nostra Costituzione ancora non comprende, ma che la CEI per prima riconosce come un diritto civile, naturale e sacrosanto.
Si tratta di una richiesta, sostenuta da molte associazioni e appoggiata dal Consiglio Episcopale Permanente e dalla Caritas, una richiesta volta ad ottenere il riconoscimento della cittadinanza per i bambini nati sul SUOLO italiano, anche se figli di stranieri. Oggi in Italia infatti è riconosciuto solo lo IUS SANGUINIS, il diritto di cittadinanza per coloro che sono figli di cittadini italiani. L'adeguamento delle nostre regole civili e sociali ad un più moderno e attuale sentire porterebbe l'Italia ad un ulteriore salto di qualità nelle tutele dei più deboli.
I Solerini hanno negli anni dimostrato questa sensibilità, lo potranno ancora fare in molte occasioni."
Maria Grazia

 

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