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MOSTRA: I VOLTI DELLA MISERICORDIA

Interessante mostra sul significato del Giubileo e sui testimoni della Misericordia del Padre nella Bibbia e nella storia dei testimoni cristiani

14/02/2016 - 30/06/2016

 

MOSTRA “I VOLTI DELLA MISERICORDIA”

Nell’anno del Giubileo Straordinario dedicato alla Misericordia sul tema della Misericordia il carmelitano Padre Antonio Sangalli ha curato una mostra dal titolo “I Volti della Misericordia”, realizzata con il patrocinio del Progetto Culturale della CEI e del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione.

I 18 pannelli della Mostra sono a disposizione delle comunità cristiane che ne fanno richiesta e dal 10 febbraio al 31 marzo 2016 sono allestiti nella Chiesa Collegiata Parrocchiale di San Perpetuo in Solero.

Questa sera, 10 febbraio alle ore 21 la S. Messa con l'imposizione delle Ceneri sul nostro capo, come segno di conversione. Al termine della S. Messa sarà inaugurata la mostra.

Gli orari di apertura della Parrocchiale di Solero sono i seguenti: dalle 8.00 alle 12.00 tutti i giorni e dalle 15.30 alle 18.00 il sabato. Nella Basilica di San Dalmazio in Quargnento sarà esposta dal 2 aprile al 30 giugno.

La mostra itinerante ha trovato una ideale motivazione nelle parole di Papa Francesco, che nella bolla Misericordiæ Vultus, ha ricordato che “… la prima verità della Chiesa è l’amore di Cristo. Di questo amore, che giunge fino al perdono e al dono di sé, la Chiesa si fa serva e mediatrice presso gli uomini. Pertanto, dove la Chiesa è presente, là deve essere evidente la misericordia del Padre. Nelle nostre parrocchie, nelle comunità, nelle associazioni e nei movimenti, insomma, dovunque vi sono dei cristiani, chiunque deve poter trovare un’oasi di misericordia”.

Partendo dall’origine storica del Giubileo, la mostra affronta il tema della Misericordia, parola derivante dal latino misericors (aggettivo miser, misero più cor-cordis, cuore) e da misereor (avere pietà). Nella Dives in Misericordia san Giovanni Paolo II spiega in un passaggio quanto la nostra società ne sia refrattaria: «La mentalità contemporanea, forse più di quella dell’uomo del passato, sembra opporsi al Dio di misericordia e tende altresì ad emarginare dalla vita e a distogliere dal cuore umano l’idea stessa della misericordia». Ecco perché di fronte al male spesso si assumono atteggiamenti di disprezzo o di vendetta. La misericordia è vista o come debolezza o come una sorta di concessione immeritata per chi sbaglia. Invece la misericordia innanzitutto è qualità propria di Dio, ed essendo Egli infinito, infinita è la sua misericordia: «Come il cielo è alto sulla terra, così è grande la sua misericordia su quanti lo temono» (Salmo 103, 11). Dio ama quindi senza misure. Il segno più grande della sua misericordia è l’aver donato suo figlio Gesù Cristo, venuto con la sua vita a sanare definitivamente il limite umano. Chi partecipa dell’amore del Padre è quindi capace di misericordia con gli altri uomini, come riflesso e prolungamento della misericordia di Dio. Ogni cristiano ha perciò una vocazione alla misericordia, che la Chiesa ha cercato nei secoli di educare tramite le “opere di misericordia corporale e spirituale”, richieste da Gesù per trovare misericordia, ossia perdono per i nostri peccati, ed entrare quindi nel suo Regno (Matteo 25).

La mostra prosegue il suo cammino attraverso i volti nei quali si è più manifestata la misericordia stessa; si potrà approfondire e riscoprire il volto di Gesù e della Madonna passando attraverso le vite di alcuni particolari santi e il loro ruolo di continuatori di opere di misericordia. L’esposizione proporrà anche alcuni episodi storici significativi di conversione e perdono di peccatori. Questi episodi sono stati e sono ancora oggi un’occasione per comprendere il significato cristiano di giustizia e di perdono. Uno sguardo sull’altro quasi “sovversivo”, rispetto a quello che l’uomo contemporaneo cerca di realizzare.

 

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